...e dell’Isola d’Elba, con le isole di Montecristo, Pianosa, le Formiche e l’entroterra con la costa prospiciente le isole, con Buriano, Scarlino, Populonia, Alma Mater ecc. di proprietà dei Principi Boncompagni Ludovisi.
I beni demaniali furono venduti al Granduca di Toscana con indennizzo pecuniario garantito dalla Corte Imperiale
Austriaca. Nell’indennizzo dovevano essere comprese anche le rendite non percepite dal Principe durante la
occupazione napoleonica. L’Imperatore d’Austria voleva aiutare il fratello, il Granduca, ad eliminare una spina nel fianco
del suo Stato. Piombino era Signoria Sovrana di infeudazione imperiale, indipendente dal 1300, poi eretta in Principato
alla fine del ‘500.
Da sempre i Granduchi lo volevano per sé. La posizione strategica favoriva il controllo del passaggio delle navi e delle
merci che dal nord transitavano al sud d’Italia.
Il Granducato doveva pagare ai Principi Sovrani di quello Stato una enorme cifra in denaro in compenso dei beni demaniali più l’indennizzo totale delle rendite non percepite. Il Principato era così importante che quando ne fu investito, Nicolò Ludovisi dovette pagare alla Camera imperiale ben 1.050.000 fiorini d’oro!
Fu concordato che il pagamento doveva avvenire parte in contante e parte con beni immobili, tenute o palazzi situati nel territorio della Chiesa.
[ << ] 01 | 02 | 03 | 04 | 05 | 06 | 07 | 08 | 09 | 10 | 11 | 12 [ >> ] [ Chiesa di S.Rocco ]