Stemma Boncompagni Ludovisi

Storia - proprietari del castello nel tempo - BIBLIOGRAFIA

...sovrastante le corna in una scultura innalzata in cima ad una delle due torri, così come appare impresso nelle pianelle in cotto di un soffitto in una sala interna del maniero). La “Cervara” era il territorio boscoso del feudo, popolato di cervi, che si estendeva da Torre Alfina a Radicofani.

Le lotte che insanguinarono le quattro fazioni o rami in cui si era divisa la famiglia dei Monaldeschi portarono all’abbattimento di molti edifici di loro proprietà. Anche il Castello di Trevinano dovette subire demolizioni ed infatti, il 20 dicembre 1347 il Comune Orvietano faceva registrare le spese per la distruzione di parte del Castello, probabilmente in corrispondenza della zona più orientale.

I Monaldeschi della Cervara restarono,anche se con vari contrasti, proprietari di Trevinano fino agli ultimi anni del sec. XVI, continuando ad eseguire lavori di ammodernamento della loro residenza. Rinascimentale appare, infatti, l’attuale veste architettonica del castello, sempre più trasformato in palazzo signorile, ma anche l’apparato difensivo con le due torri bastionate angolari di nord-est, idonee alla difesa radente, denunciano un adeguamento militare posteriore all’avvento delle armi da fuoco.

Nel 1592 Gianfrancesco Monaldeschi della Cervara fu ritenuto colpevole di aver dato ospitalità a briganti e ribelli della Chiesa, per ritorsione, il Pontefice Clemente VIII gli confiscò la metà delle proprietà trevinanesi a favore della Camera Apostolica.



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  • A - portale d'ingresso cinquecentesco
  • B - parte del palazzo poi adibita a fattoria
  • C - ingresso del Castello
  • D - torri angolari con pianta bastionata a freccia
  • E - giardino
  • F - banco di materiale sedimentario "la balza"