I Visconti di Campiglia discendevano dagli Aldobrandeschi, la grande famiglia che intorno all'anno 1000 era riuscita ad assicurarsi un vasto dominio, esteso dalle pendici boscose del Monte Amiata a tutta la Maremma Toscana, dalla Valle dell'Orcia e del Paglia alla Val di Lago.
Il Dominio degli Aldobrandeschi già diviso nei due rami di Santa Fiora e di Sovana si andò rapidamente sgretolando quando ciascuno dei numerosi discendenti si insediò come feudatario in qualcuno dei tanti Castelli della zona, prendendo da esso nome: i Visconti di Campiglia, i Conti di Chiusi, di Cetona, di Chianciano, di Sarteano, i Bisenzi, i Baschi, i Vitozzo, i Manenti. Tutti costoro, discendenti degli Aldobrandeschi, dovevano accettare la dipendenza dai potenti Abati dell'Abbadia del SS. Salvatore, prima e da Orvieto, poi.
Monaldo Monaldeschi della Cervara nei suoi "Comentari historici" asserisce: "Li Vicecomites (=Visconti) di Campiglia. ebbero dominio molto tempo sopra S.Casciano dei Bagni, Celle, Radicofani,e Trevinano, et altri luoghi; ora tale famiglia è estinta e mancata affatto".Essi appartenevano alla nobiltà orvietana e riconoscevano la sovranità di questo Comune sui loro feudi. Pagavano ogni anno censi, tributi ed avevano obblighi. Per Trevinano dovevano corrispondere ogni anno dieci libbre di cera e due cavalli. La cera veniva data alla Cattedrale ed i cavalli servivano per la guerra.